XXV Domenica A

Mt 20, 1ss

La parabola degli operai mandati nella vigna mette in scena un padrone impegnato a procurare lavoro ad operai che ne sono privi.
Esce all’alba e concorda con gli operai la paga di un denaro. Poi esce alle 9, alle 12 e alle 15: ne chiama altri e promette che avrebbe dato loro ciò che è giusto. Uscito ancora verso le 17, ne chiama altri e non promette loro niente.

Alla fine della giornata, il fattore chiama gli operai a partire dagli ultimi e dà a tutti un denaro, ossia il salario di un’intera giornata.
Nel ritirarlo, gli operai assunti all’alba mormorano contro il padrone: Questi ultimi hanno lavorato un’ora soltanto e li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo.
La scelta del padrone sembra perlomeno anomala, perché, pur rispettando la ricompensa pattuita, rompe la proporzione tra ricompensa e opera compiuta.

Il padrone si giustifica in due momenti: rispondendo a uno dei mormoratori, gli ricorda di avergli dato il suo, quello che gli spettava. Poi, però, afferma la propria libertà di fare del proprio quello che vuole.
L’ultima domanda mette in evidenza la sua bontà: Oppure tu sei invidioso perché io sono buono?.
L’interrogativo rimane senza risposta: la storia è quindi aperta, come un appello rivolto a tutti quelli che leggono il Vangelo.

La parabola trascrive sul piano simbolico il conflitto tra Gesù e i farisei scandalizzati dal suo comportamento verso i peccatori: Egli rivela e rende presente tra gli uomini l’amore di Dio che dona e fa credito anche a chi non ha diritti.

Il Regno di Dio è un dono gratuito ed è aperto a tutti, in ogni momento: per entrarvi, basta ricevere la chiamata di Dio, rinunciare a misurare la bontà di Dio con i propri criteri, accettare la gratuità del suo amore.

Davanti a Dio non vi sono primi e ultimi: tutti sono uguali nell’unico amore con cui Dio ama ciascuno. Di fronte allo sguardo della sua bontà, non è più possibile guardare il fratello con occhio cattivo.

Write a comment:

*

Your email address will not be published.

*

© 2018-2024 Parrochia Maria SS. Assunta - Vernole
Seguici su Facebook: