Lectio VI Domenica di Pasqua B

Gv 15, 9ss

Il Vangelo di questa Domenica contiene alcune delle grandi confidenze fatte da Gesù ai suoi discepoli.

Come il Padre ha amato me, così anch’io ho amato ho amato voi.

Con queste parole Gesù interpreta in termini di amore tutto ciò che fatto e potrà ancora fare per i suoi discepoli.

L’amore di cui parla Gesù non è uno stato emotivo né solo una comunione di due volontà: è unità di essere.

Gesù ha dato ai discepoli l’amore che lo unisce al Padre e ora può chiedere loro di rispondere a questo dono: Rimanete nel mio amore.

Rimanere nell’amore di Gesù vuol dire custodire l’unità di essere con Lui.

Gesù spiega subito in che modo i discepoli potranno rimanere nel suo amore: Se osserverete i miei comandamenti rimarrete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e rimango nel suo amore.

Gesù non vuole riprendere il proprio amore, come una sorgente non riprende le proprie acque: vuole che l’amore, che riceve dal Pare e dà ai discepoli, possa continuare a circolare tra di loro.

Per questo dice: Questo è il mio comandamento, che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati.

Il modello dell’amore dei discepoli è il supremo atto d’amore di Gesù, l’offerta della propria  vita: nessuno, prima di Gesù, aveva osato comandare l’amore fino al dono di sé.

 Alla prima confidenza ne segue un’altra: Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per gli amici.

Gesù è disposto a dare la vita per i discepoli e questo amore li rende suoi amici, cioè persone capaci di agire come amici, non come servi.

Un servo si limita ad eseguire degli ordini. Un amico invece può condividere l’amicizia che riceve in dono: l’obbedienza scaturisce dall’essere amati da Gesù.

Alla fine Gesù ritorna sull’importanza della fecondità e del portare frutto: Non voi avete scelto me, io ho scelto voi e vi ho costituiti perché andiate e portiate frutto.

Il frutto di cui si parla non è il massimo rendimento, ma è diventare suoi discepoli, cioè suoi amici.

Coloro che sono stati scelti e amati  da Gesù possono contare sull’aiuto del Padre. Essi sono incaricati di portare avanti la missione di Gesù e quindi possono fare le loro richieste al Padre nel nome di Gesù, con la fiducia di essere ascoltati.

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