Mc 16, 9ss
La conclusione del Vangelo di Marco riferisce in breve l’ultima apparizione di Gesù risorto agli Undici, la sua Assunzione al cielo, l’inizio della missione della Chiesa.
Alla fine di una serie di apparizioni, Gesù appare agli Undici mentre sono a tavola: li rimprovera per la loro incredulità e durezza di cuore e li invia in missione.
Il giorno stesso di Pasqua Gesù mostra l’urgenza che il Vangelo di Dio, ovvero l’annuncio di quanto Egli ha fatto per l’umanità, raggiunga ogni essere umano e procuri la salvezza a quanti vorranno accoglierlo.
Gli Undici diventano testimoni oculari della Risurrezione di Gesù e comprendono la potenza che il Nome di Gesù può sprigionare nella vita di quelli che credono: E questi saranno i segni che accompagneranno quelli che credono: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno lingue nuove, prenderanno in mano i serpenti e, se berranno qualche veleno, non recherà loro danno, imporranno le mani ai malati e questi guariranno.
Nessun avversario e nessuna difficoltà potranno resistere alla potenza del nome di Gesù.
L’ultima manifestazione visibile di Gesù è la sua Ascensione al cielo: Fu assunto in cielo e sedette alla destra di Dio.
Dopo essere disceso nella nostra umanità e averla redenta, Gesù ascende al cielo, torna al Padre, con la sua umanità segnata per sempre dalle ferite della Passione.
Siede alla destra del Padre e invoca per i suoi missionari il dono dello Spirito, che li aiuti nel loro mandato di portare il Vangelo al mondo intero.
L’Ascensione corona la missione di Gesù e avvia quella della chiesa: senza alcun timore o tristezza, gli Undici partono sulla parola di Gesù e portano ovunque il Vangelo di Dio.
A partire dall’Ascensione, Gesù non si farà più vedere dai suoi. Questo però non vuol dire che è assente.
Egli si rende misteriosamente ma realmente presente nei suoi missionari, confermando il loro annuncio con i segni di cui li rende capaci.
Attraverso i suoi inviati Gesù continua a camminare sulle strade del mondo.
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