Mc 3, 20ss
Il Vangelo di questa domenica registra tre atteggiamenti diversi nei confronti dell’attività missionaria di Gesù.
La folla è entusiasta di Lui, al punto che non gli lascia neanche il tempo per mangiare.
I suoi parenti sono preoccupati per quello che sentono dire di Lui: non si spiegano il suo comportamento e si muovono per riportarlo alla normalità della sua precedente vita con loro.
Gli scribi venuti da Gerusalemme, sfruttando le discordanti opinioni su Gesù, lo accusano di stregoneria e di attività demoniaca, punibili con la pena di morte.
Gesù affronta anzitutto il giudizio degli scribi: li chiama e capovolge e loro accuse.
Con una domanda retorica e una doppia parabola prepara l’annuncio del Regno di Dio: se satana si ribella contro se stesso ed è diviso, non può resistere, ma sta per finire.
Poi si presenta come uno capace di legare l’uomo forte e di rapire tutta la sua proprietà.
Alla fine dichiara solennemente: In verità vi dico: tutti i peccati saranno perdonati ai figli degli uomini e anche tutte le bestemmie che diranno; ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito santo, non avrà perdono in eterno: sarà reo di colpa eterna.
L’accusa mossa dagli scribi non è solo una calunnia che scredita Gesù di fronte alla folla: è una bestemmia contro lo Spirito santo, che rende inefficace la misericordia di Dio per loro.
In realtà, attribuire al demonio ciò che è opera dello Spirito santo vuol dire sottrarsi alla grazia e al perdono di Dio.
Gli scribi hanno di che riflettere: a quale regno appartengono veramente? Accusando Gesù, non stanno facendo forse il gioco di Satana, rischiando di cadere in una trappola mortale?
Intanto sopraggiungono sul posto i parenti di Gesù: lo trovano circondato dalla folla e si fanno annunciare.
Anche questa volta Gesù prepara la sua risposta con una domanda: Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?. Ecco mia madre e i miei fratelli! Chi compie la volontà di Dio, costui è mio fratello, sorella e madre.
Da quando ha lasciato Nazaret e ha cominciato ad annunciare il Regno di Dio, Gesù ha raccolto attorno a sé una comunità di discepoli che cercano di fare la volontà di Dio, così come Egli la rivela nelle sue parole.
Giudicando Gesù fuori di sé, i parenti rischiano di rimanere fuori da questa comunità.
Anch’essi sono quindi invitati a ravvedersi: a scoprire la nuova famiglia di Gesù e a farne parte.
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