Gv 16, 12ss

  

Gesù sa che la sua missione volge al termine, ma non ha fretta di dire ai discepoli cose che essi non possono ancora capire e sopportare.

Ha fiducia che, dopo la sua Ascensione al cielo, lo Spirito santo verrà e prenderà il suo posto presso di loro.

Come Paraclito, li difenderà nelle persecuzioni del mondo; come Maestro, li guiderà alla verità tutta intera.

 

Gesù spiega: Non parlerà da sé, ma dirà ciò che avrà udito e vi annuncerà le cose future.

Lo Spirito santo dirà ai discepoli solo quanto ascolta da Gesù e dal Padre.

Le cose future non sono cose nuove rispetto a quello che Gesù ha già detto: sono le conseguenze della sua morte e risurrezione, che i discepoli, per ora, non sono in grado di comprendere e sopportare.

Lo Spirito santo aiuterà i discepoli di ogni generazione a comprendere meglio l’insegnamento di Gesù, ciò che Egli significhi per il tempo che ogni generazione si troverà a vivere.

 

In questo modo lo Spirito santo guiderà i credenti alla verità tutta intera: non solo a comprendere più profondamente l’insegnamento di Gesù, ma anche a vivere in modo conforme a questo insegnamento.

 

Gesù conclude: Egli  mi glorificherà, perché prenderà da quel che è mio e ve lo annuncerà.

Glorificare vuol dire rendere presente, rendere visibile.

Lo Spirito santo rende presente fin da ora Gesù risorto; e lo rende visibile, generando figli di Dio, cioè persone che, nella loro vita, riflettono la gloria di Dio.

 

Tutto quello che il Padre possiede è mio.

Tutto ciò che Gesù è e possiede proviene dal Padre: la vita, la gloria, l’amore, la Parola. Ed è pronto a darlo a chi vuole.

Lo Spirito santo continua la missione di Gesù, dando agli uomini quanto è proprio del Padre e del Figlio.

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