Lectio Pentecoste Anno A

Gv 20, 19ss

Il Vangelo ci riporta nel Cenacolo, la sera di Pasqua.
Dopo essere apparso più volte a singoli discepoli, Gesù visita gli apostoli riuniti nello stesso luogo, con l’intento di chiamarli alla fede e preparali alla missione.

Il primo saluto prelude al dono della fede. Dopo aver detto Pace a voi!, Gesù mostra loro i segni della sua Passione e i discepoli gioiscono al vedere il Signore.

Il secondo saluto prelude al dono della missione: Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anch’io mando voi.
La missione richiede il dono dello Spirito santo e consiste nel portare a tutti il perdono di Gesù.

È significativo come l’evangelista descriva la comunicazione dello Spirito da parte di Gesù: Dopo aver detto questo, alitò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo.
Il gesto di Gesù richiama quello del Creatore che, dopo aver plasmato l’uomo con polvere del suolo, aveva soffiato nelle sue narici un alito di vita, trasformandolo in un essere vivente (Gen 2). Ora il Risorto soffia sui discepoli e li rigenera come figli di Dio: avendo ricevuto il suo stesso Respiro-Spirito, essi possono chiamare Dio loro Padre e Gesù loro fratello.

Il gesto di Gesù porta anche a compimento le antiche promesse dei profeti, per cui il Signore avrebbe messo nel cuore degli israeliti il suo Spirito ed essi sarebbero finalmente stati capaci di osservare i suoi precetti (Ger 31). Ora che hanno ricevuto il Respiro-Spirito del Risorto, i discepoli sono pronti per vivere nella nuova alleanza con Dio.

La missione dei discepoli richiede il dono dello Spirito santo per vari motivi: è grazie allo Spirito che Gesù potrà rendersi presente in loro; è ancora mediante lo Spirito di verità che essi potranno essere consacrati nella verità, prima di essere inviati in missione; è infine per la testimonianza che lo Spirito renderà in loro, che essi potranno andare a rendere testimonianza.

Tutta l’opera di Gesù culmina nel dono dello Spirito santo: Questi deve prendere il posto di Gesù presso i discepoli, continuare l’opera di Gesù attraverso di loro, costituire la presenza di Gesù nel mondo.

Nel racconto degli Atti, lo Spirito si manifesta nel segno delle lingue di fuoco: Egli dà ai discepoli la capacità di comunicare in tutte le lingue del mondo una Parola capace di trasformare il cuore di chi l’ascolta.
Quanti ascoltano l’annuncio degli apostoli e vengono alla fede entrano a far parte del nuovo popolo di Dio. In questo modo lo Spirito raduna nello stesso popolo persone provenienti da ogni parte del mondo e ristabilisce l’unità disgregata dal peccato.

Nella Prima lettera ai Corinti, S. Paolo rivela che tutti i carismi presenti nella comunità provengono dallo Spirito santo: Egli li distribuisce a ciascuno come vuole, secondo le necessità di ciascuno, della chiesa e del mondo.
La diversità non è per la divisione, ma piuttosto per un’armonia multiforme, per una unità ancora più ricca.

Write a comment:

*

Your email address will not be published.

*

© 2018-2024 Parrochia Maria SS. Assunta - Vernole
Seguici su Facebook: