Dopo il tempo di Natale, ci ritroviamo a vivere anche la Settimana santa con le massime misure restrittive. Questa volta non solo per prevenire occasioni di assembramento, come a Dicembre, ma anche per la preoccupante evoluzione dell’epidemia nella nostra regione e nel Salento in particolare.

C’è un’allerta generalizzata che scoraggia l’esposizione al contagio e quindi a uscire di casa, per partecipare alle celebrazioni liturgiche.

In questo contesto il programma della settimana santa è ridottoall’essenziale e le grandi liturgie di questo tempo alleggeritedi tutto ciò che potrebbe diventare occasione di contagio, nonostante il grande senso di responsabilità dimostrato dalle comunità parrocchiali nel corso di questo tempo lungo e difficile.

I vescovi pugliesi hanno ribadito le indicazioni contenute nel Protocollo sottoscritto dal governo italiano e dalla CEI per la ripresa delle celebrazioni il 7 maggio scorso. Il nostro Ufficio liturgico diocesano è entrato nel merito delle singole liturgie con indicazioni più puntuali.

Per quanto riguarda la Domenica delle Palme, la commemorazione dell’ingresso di Gesù a Gerusalemme verrà fatta nella forma più semplice e in modo che non ci sia scambio di rami tra fedeli.

Nellamessa in Coena Domini, verrà omesso il gesto simbolico della lavanda dei piedi.

NellaLiturgia del Venerdì santol’adorazione della Croce è permessa solo con un inchino.

Anche la celebrazione della Via crucisè raccomandata all’interno dell’edificio sacro, nel rispetto della capienza massima definita.

Solo la Veglia pasqualepotrà essere celebrata in tutte le sue parti, anche se in orario compatibile con il coprifuoco.

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