Lectio XVI Domenica A

Mt 13, 24ss

La parabola della zizzania riflette la contrapposizione tra Gesù e il suo ambiente e solleva due questioni molto importanti per la chiesa di ogni tempo, esemplificate nelle domande poste dai servi al padrone di casa: Padrone, non hai seminato del buon seme nel tuo campo? Da dove viene dunque la zizzania? Ed egli rispose loro: Un nemico ha fatto questo. E i servi gli dissero: Vuoi dunque che andiamo a raccoglierla? No, rispose, perché non succeda che, cogliendo la zizzania, con essa sradichiate anche il grano.

La riposta alla prima domanda è ovvia: la zizzania è il risultato dell’azione di un nemico che si oppone alla missione di Gesù. Quella alla seconda pare, invece, scandalosa per i servi che vorrebbero sradicare subito la zizzania di mezzo al grano e per tutti coloro che, in ogni tempo, non tollerano la crescita dei peccatori in mezzo ai giusti.

La parabola contiene una difficile lezione di pazienza.
Nel mondo e nella stessa chiesa convivono giusti e peccatori: finche non è arrivato il tempo della mietitura, ossia del giudizio, il Signore concede a tutti la possibilità di convertirsi e fare penitenza. Egli ha fiducia nella bontà della sua semente e sa che la zizzania non avrà il sopravento.
Il giudizio è riservato al Signore, unico giudice. Anticipare il giudizio è una tentazione ricorrente che rischia un danno più grande di quello che si vorrebbe rimediare: la corruzione di giusti.

Come già la spiegazione della parabola del seminatore, anche quella della parabola della zizzania rispecchia la comprensione che ne aveva la prima comunità cristiana.
Dopo aver chiarito i termini più importanti del racconto, Gesù descrive ciò che avviene alla venuta del Figlio dell’Uomo: Il Figlio dell’uomo manderà i suoi angeli, i quali raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori di iniquità e li getteranno nella fornace ardente dove sarà pianto e stridore di denti. Allora i giusti splenderanno come il sole nel regno del Padre loro.

Mentre la parabola poneva l’accento sulla pazienza, la spiegazione pone l’accento sul giudizio.
Il Regno del Figlio coincide con la storia del mondo e tollera la coesistenza di giusti e d empi. Il Regno del Padre è l’eredità riservata a coloro che si saranno mantenuti fedeli.
Il discernimento definitivo spetta al Figlio dell’Uomo cui sarà dato ogni potere, in cielo e in terra: davanti a Lui, scandali e iniquità saranno smascherati e tutto ciò che non è assimilabile al Regno sarà rifiutato. Solo dopo Egli consegnerà il suo Regno al Padre da cui l’ha ricevuto.

La parabola della zizzania ci ispira la fiducia nella pazienza di Dio e nella possibilità di convertirci. Nello stesso tempo ci invita ad operare un continuo discernimento sulle nostre opere e a perseverare nel Regno del Figlio, in attesa di entrare come giusti in quello del Padre.

Write a comment:

*

Your email address will not be published.

*

© 2018-2024 Parrochia Maria SS. Assunta - Vernole
Seguici su Facebook: