Lectio VI Domenica del T. O. B

Mc 1, 40ss

Al termine del suo primo capitolo, Marco colloca l’episodio della guarigione del lebbroso.

Al tempo di Gesù la lebbra era considera un castigo divino, un segno esteriore dell’impurità interiore del malato. La legislazione relativa ai lebbrosi (Lv 13-14) imponeva loro l’allontanamento dalla comunità e a questa la distanza dal lebbroso. Si pensava che solo Dio potesse guarire dalla lebbra e per questo la guarigione dei lebbrosi era attesa come un segno dei tempi messianici.

Queste premesse ci aiutano a comprendere la vera portata dell’iniziativa del lebbroso. Egli infrange le restrizioni impostegli dalla Legge, viene a Gesù e si sottomette alla sua volontà: Se vuoi, puoi purificarmi!.

All’iniziativa del lebbroso Gesù risponde con un sentimento di amore viscerale: Colpito alla viscere, Gesù stese la mano, lo toccò e gli disse: Lo voglio sii purificato!.

Di fronte al lebbroso Gesù non si limita ad ascoltare e a pronunciare una parola di guarigione: osa toccare l’intoccabile.

Il suo gesto manifesta esteriormente la commozione viscerale che porta nel suo intimo.

L’effetto della parola di Gesù è immediato e completo: il lebbroso viene purificato fino alla radice del suo essere.

 Ma, dopo la guarigione, si fa strada nel racconto una forte tensione tra il desiderio di Gesù di custodire nel silenzio quanto è accaduto e il desiderio dell’uomo guarito di parlare della sua guarigione.

Gesù manda via l’uomo guarito e gli impone di non dire niente a nessuno, ma solo di offrire un sacrificio di ringraziamento: egli darà testimonianza a Gesù con la sua stessa vita, offrendo il sacrificio prescritto dalla Legge.

Una pubblicità impropria e comunque prematura potrebbe compromettere l’accesso degli uomini alla comprensione del suo mistero.

Ma quell’uomo non mantiene la consegna ricevuta: Allontanatosi, comunicò a proclamare e divulgare il fatto, al punto che Gesù non poteva più entrare pubblicamente in una città.

Le sue molte parole attirano l’attenzione di tutti sul potere taumaturgico di Gesù, al punto che Gesù deve prendere le distanze dall’entusiasmo della folla.

Così, dopo aver purificato il lebbroso, Gesù deve placare la curiosità della gente: la attira nel silenzio della sua solitudine dove Dio può essere raggiunto senza ambiguità.

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