Lectio V Domenica di Quaresima

Gv 11, 17ss

Il Vangelo di questa domenica racconta il settimo e ultimo segno compiuto da Gesù secondo il Vangelo di Giovanni.

Attraverso la guarigione del cieco nato Gesù si è rivelato come la Luce del mondo, capace di rivelare agli uomini il Volto di Dio. Attraverso la risurrezione di Lazzaro si rivela come la Vita in persona, capace di dare agli uomini, fin da ora, la vita eterna.

Il miracolo è preceduto da due dialoghi e da una preghiera.

Marta e Maria avevano chiamato Gesù quando Lazzaro era in fin di vita: Signore, il tuo amico è malato, una delicata richiesta di aiuto, capace di toccare il cuore dell’amico.

Ma Gesù non è andato subito da loro: ha aspettato che il suo amico morisse.

Questa scelta, umanamente incomprensibile, ci racconta come Gesù concepisse la morte, la sua fiducia di trasformarla in un’occasione di vita e di gloria.

Gesù arriva a Betania che Lazzaro è morto da quattro giorni e la prima cosa che le due sorelle gli fanno presente è che da Lui si sarebbero aspettate ben altro trattamento: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto.

Quando glielo dice Marta, Gesù le si rivela come la risurrezione e la vita e la chiama a compiere un passo avanti nella fede, in quanto Gesù non è solo un intermediario tra Dio e gli uomini, come ella pensa.

Gesù è la risurrezione in persona: ciò che ella aspetta per la fine del mondo è presente ora nella persona di Gesù.

Gesù è la vita in persona: chiunque crede in Lui riceve in dono la vita, una vita che non finisce con la morte.

 Quando è Maria a dirgli: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto, Gesù si commuove profondamente e si indigna: trovandosi faccia a faccia con il Regno di Satana, rappresentato dalla morte, prova un sentimento di ira e di angoscia.

 I suoi contrastanti sentimenti di fiducia e di angoscia culminano nella preghiera di ringraziamento, che precede il miracolo: Padre, ti ringrazio, perché sempre mi dai ascolto.

 In piena sintonia con la volontà del Padre ed esercitando il potere da Lui ricevuto, Gesù grida a gran voce: Lazzaro, vieni fuori!. E il ritorno in vita del’amico diventa il segno visibile della Vita che solo Gesù può dare e la promessa della risurrezione finale.

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