Lectio Trinità B

Mt 28, 16ss

 La conclusione del Vangelo di Matteo racconta l’unica apparizione di Gesù risorto agli Undici: alle donne era apparso a Gerusalemme, presso il sepolcro; agli Undici appare in Galilea, sul monte che aveva loro fissato.

Al vederlo, i discepoli si prostrano davanti a Lui in adorazione, non senza dubitare: Gesù si avvicina e rivolge loro la parola, per aiutarli ad approfondire il loro rapporto con Lui.

 Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra.

Il Risorto non è un uomo tornato alla vita di prima: è il Signore, rivestito di ogni potere da parte di Dio. Il potere del Padre e di Gesù è di salvare ogni vita.

 Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli.

Ricevuto dal Padre ogni potere, Gesù risorto lo trasmette agli Undici: lo eserciterà insieme con loro, attraverso di loro. Per questo affida loro la missione di fare discepoli tutti i popoli della terra.

Nella morte e risurrezione di Gesù si è realizzata la Promessa che Dio aveva fatto ad Abramo e ora i discepoli sono responsabili di questo compimento di fronte al mondo.

 La missione della chiesa consiste nel Battesimo e nell’insegnamento.

Il battesimo, conferito nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito santo, immerge i credenti nella morte e risurrezione di Gesù e manifesta il loro ingresso nella vita della SS. Trinità.

L’insegnamento è lo stesso annuncio del Vangelo, che prende corpo nella vita degli Apostoli e dei battezzati.

 Ecco io sono con voi tutti i giorno fino alla fine del mondo.

La missione della chiesa perdura fino al fine del tempo, finché non siano evangelizzati tutti i popoli, ma Gesù è già con i suoi missionari e opera con loro nell’opera di conversione universale.

La chiesa è il luogo dove si attesta la presenza universale di Gesù: si tratta di una presenza definitiva e permanente, discreta e silenziosa, che ci accompagna tutti i giorni della nostra vita.

Attraverso di essa Egli raduna tutte le genti e le immerge nella sua Pasqua, per renderle partecipi della vita di Dio.

 Nella prima domenica dopo Pentecoste, la chiesa contempla il mistero del Dio uno e trino: l’amore del Padre che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi; l’amore del Figlio che, in cambio della gioia che gli era posta innanzi, si è sottoposto alla croce disprezzando l’ignominia; l’amore dello Spirito santo che, come Paraclito, rende testimonianza a Gesù nei nostri cuori, e, come Spirito della Verità, ci guida lungo la via della Verità alla piena comunione con Dio e tra di noi.

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