Lectio IV Domenica di Quaresima B

Gv 3, 14ss

Tra quelli che hanno creduto a Gesù per i segni da lui compiuti c’era anche Nicodemo, un capo dei giudei, che, nel suo dialogo notturno con Gesù, ammette: Rabbì, sappiamo che sei un maestro venuto da Dio, perché nessuno può fare i segni che tu fai se Dio non è con lui.

Gesù ascolta la sua confidenza e prova a condurlo alla fede piena: per vedere il Regno di Dio, bisogna accogliere un dono che viene dall’alto; per entrare nel Regno di Dio, bisogna essere rigenerati da Dio.

 Come può accadere questo?, chiede Nicodemo, e Gesù coglie l’occasione per esporre dettagliatamente il suo pensiero.

Secondo Gesù, la rigenerazione degli uomini da parte di Dio può avvenire solo in seguito al suo innalzamento sulla croce e nella gloria.

Per farsi meglio capire dal suo interlocutore, Gesù evoca il passo dell’Esodo, in cui Dio ordina a Mosè di innalzare un serpente di rame sopra un’asta, perché quanti fossero stati morsi dai serpenti velenosi, potessero vederlo e rimanere in vita.

 Gesù pensa evidentemente a quel processo che, attraverso la sua Morte, Risurrezione e Ascensione, lo avrebbe portato al Padre da cui era venuto.

Tale innalzamento è necessario, corrisponde alla volontà di Dio, perché solo attraverso la sua Morte e Risurrezione Gesù avrebbe potuto comunicare lo Spirito santo capace di dare la vita di Dio a quanti avrebbero creduto in Lui.

 Gesù spiega subito questa necessità in termini di amore: Dio infatti ha tanto amato il mondo, da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna.

Dio ha amato gli uomini al punto da non risparmiare il proprio Figlio per loro, perché, attraverso il suo sacrificio, potesse venire a loro, con lo Spirito santo, il dono della vita.

Il Padre ha dato il proprio Figlio nella carne e nella morte, ma questo dono d’amore è affidato alla libertà degli uomini: l’intenzione del Padre deve fare i conti ogni volta con la libera decisione di ciascuno.

E in realtà, quando gli uomini sono messi nella condizione di decidersi davanti a Gesù, accade che alcuni credono mentre altri non credono.

Solo a chi crede viene accordato il dono della vita eterna. Chi, invece, non crede rimane nel giudizio, nella morte.

 Alla fine Gesù spiega anche il motivo per cui alcuni credono e altri no: la luce che è Lui stesso porta alla luce ciò che ognuno è veramente. Per questo chi fa il bene è più disposto a venire verso la luce della fede, a differenza di chi fa il male.

Secondo Gesù, la reazione degli uomini nei suoi confronti è certamente influenzata dal loro modo di vivere.

Write a comment:

*

Your email address will not be published.

*

© 2018-2024 Parrochia Maria SS. Assunta - Vernole
Seguici su Facebook: