Lectio IV Domenica di Quaresima A

Gv 9, 1ss

 

Il Vangelo di questa domenica è un meraviglioso racconto di come un uomo semplice e disponibile venga condotto alla fede, ma anche di come uomini saccenti e presuntuosi sprofondino nelle tenebre dell’incredulità.

 Gesù passa, vede un uomo, cieco dalla nascita, e prende l’iniziativa: fa’ del fango con la saliva, lo spalma sugli occhi del cieco e lo invita a lavarsi nella piscina di Siloe.

Quell’uomo non ha chiesto nulla a Gesù e non ha nessun motivo per fare quello che Gesù gli chiede, eppure obbedisce.

Così consente alla parola di Gesù di compiere la guarigione.

La reazione della folla non si fa attendere: c’è grande meraviglia per la guarigione di un uomo cieco dalla nascita; ma fa problema il fatto che sia avvenuta proprio in giorno di sabato.

Lo conducono quindi dai farisei.

Il Vangelo riporta dettagliatamente le tre interrogazioni rivolte dai farisei al cieco guarito.

La prima è come avesse riacquistato la vista.

La sua versione dei fatti crea pareri contrastanti su Gesù: è un uomo di Dio oppure è un peccatore che non osserva la Legge?

Così i farisei gli chiedono un riscontro personale: Tu che dici di lui?.

Quello risponde: E’ un profeta!.

 La seconda interrogazione è rivolta ai genitori dell’interessato.

Si fa strada il dubbio che non fosse nato cieco. Ma i genitori confermano: è nato cieco.

Nella terza interrogazione i farisei gli fanno ripetere i particolari del miracolo, con l’intenzione di farlo cadere in errore, ma quello, sapendo che cercano un pretesto per condannare Gesù, li provoca: Volete anche voi diventare suoi discepoli?.

Gli interroganti non nascondono il loro disprezzo verso Gesù: Costui non sappiamo di dove sia!.

L’interrogato  esprime coraggiosamente il suo punto di vista: Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto fare nulla. E per questo motivo viene espulso dalla sinagoga.

 Per tre volte il cieco guarito confessa umilmente la sua ignoranza su Gesù.

Per tre volte i farisei ostentano la presunzione di conoscerlo: Quest’uomo non viene da Dio; Quest’uomo è un peccatore; Costui non sappiamo di dove sia.

Così, mentre l’uomo guarito si apre gradualmente alla luce della fede, farisei e giudei si ostinano sempre più nel non voler  vedere la luce.

 Il cammino compiuto dall’uomo guarito attraverso le varie interrogazioni culmina nel dialogo con Gesù: – Tu credi nel Figlio dell’Uomo?, – Credo, Signore!.

 Rivelandosi agli uomini attraverso la sua Parola e le sue opere, Gesù crea una divisione: alcuni accolgono la sua luce e diventano credenti; altri rifiutano la sua luce e rimangono nella tenebra della loro incredulità.

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