Gv 21, 1ss

 

 

L’ultima apparizione di Gesù risorto ai discepoli avviene su quelle rive del lago di Galilea, da cui tutto ha avuto inizio.

 Tre anni prima due coppie di fratelli, dopo aver visto una pesca prodigiosa in pieno giorno, avevano lasciato tutto e avevano cominciato a seguire Gesù come discepoli.

Dopo la sua risurrezione, Gesù si presenta sulla riva dello stesso lago e stabilisce un contatto con sette dei suoi discepoli che tornano da una pesca infruttuosa.

Gettate le reti dalla parte destra della barca e troverete, dice loro Gesù.

Anche questa volta essi la gettano sulla sua parola e il prodigio si ripete: Non potevano più tirarla su per la grande quantità di pesci.

 Dopo la prima pesca, Simone si era gettato ai piedi di Gesù, dicendo: Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore.

Ora il più pronto a riconoscere Gesù è il discepolo che Egli amava: è il Signore!, confida a Pietro. La sua fede intuitiva è come una luce che orienta l’attenzione di tutti sulla persona di quell’uomo che li attende sulla riva.

 Appena udì che era il Signore, Pietro si gettò in acqua, per raggiungerlo il più presto possibile.

È sempre lui a prendere l’iniziativa di tirare a terra la rete piena di centocinquantatre grossi pesci, simbolo della missione apostolica.

Il numero centocinquantatre può essere inteso come simbolo del carattere universale della missione ricevuta da Gesù.

L’integrità della rete, invece, è il simbolo dell’unità della chiesa, della sua capacità di accogliere in sé tutti coloro che sarebbero stati chiamati a farne parte.

 Non avete niente da mangiare?, aveva chiesto loro.

Venite a mangiare, dice ora, rivelando che ha già preparato un cibo da dare loro.

Quando sono tutti a terra, Gesù si avvicina, prende il pane e offre ai discepoli quello che ha preparato.

I suoi gesti parlano da soli, perché ricordano la moltiplicazione dei pani ed evocano la cena pasquale di qualche giorno prima.

La sera di Pasqua Gesù aveva alitato sui discepoli lo Spirito santo. Ora rinnova il gesto della condivisione, con cui aveva annunciato l’offerta di sé per la vita del mondo.

 

La risurrezione di Gesù è un nuovo inizio: la missione universale, che i discepoli hanno appena ricevuto, richiede la piena docilità alla voce dello Spirito santo e la piena comunione con il destino di Gesù.

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