Mc 13, 33ss
Il vangelo della I Domenica di Avvento è un brano del cosiddetto discorso escatologico di Gesù, pronunciato alla vigilia della sua Passione.
La parola di Gesù sulla distruzione del tempio non era passata inosservata e alcuni discepoli gli avevano chiesto spiegazioni: Dicci, quando accadrà questo, e quale sarà il segno che tutte queste cose staranno per compiersi?.
Da qui è nato il discorso escatologico in cui Gesù annuncia la distruzione del tempio e la fine di tutta la storia degli uomini.
Gesù non nasconde ai discepoli che la storia umana sarebbe stata ancora caratterizzata da guerre, terremoti e carestie, e che essi stessi sarebbero andati incontro alle persecuzioni.
Eppure è convinto che, mentre all’apparenza tutto sembrerà andare a rotoli, il corso della storia procederà inarrestabile verso un evento di salvezza: la venuta del Figlio dell’Uomo nella gloria e la comunione definitiva dei suoi eletti con Lui.
Sulla base di questa convinzione, Gesù dà ai discepoli delle istruzioni che culminano nel triplice invito a vegliare: State attenti, vegliate, perché non sapete quando sarà il momento preciso; Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà; Quello che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!.
Nel racconto della parabola del padrone di casa, Gesù sembra presentire quello che gli accadrà da lì a pochi giorni: Vigilate dunque, poiché non sapete quando il padrone di casa ritornerà, se alla sera o a mezzanotte o al canto del gallo o al mattino, perché non giunga all’improvviso, trovandovi addormentati.
La sera è il momento in cui Giuda lo tradirà; Mezzanotte è il momento in cui il Sinedrio lo processerà; il canto del gallo è il momento in cui Pietro lo tradirà; l’alba è il momento in cui i capi lo consegneranno a Pilato.
Sembra quindi che il Signore venga ad ogni ora: al momento della sua venuta, l’uomo viene posto, col suo peccato, davanti al suo Salvatore.
Vegliare non vuol dire accumulare ricchezze materiali o difendesi da Colui che viene, al contrario: è avere un cuore sveglio e attento, per accogliere Colui che viene in ogni momento e, così, preparare l’incontro definitivo con Lui.
Vegliare è, ancora, portare a termine il compito ricevuto dal Signore, cioè essere pronti a rendergli conto della propria vita e della propria missione.
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