I di Avvento C

Lc 21, 25ss

 

L’Avvento ci riporta alle origini della nostra fede: con la nascita di Gesù di Nazaret Dio è entrato personalmente nella storia degli uomini.

Da quel momento la storia degli uomini custodisce presenza di Dio fino alla sua piena manifestazione.

Quando accadrà questo e quale sarà il segno che ciò sta per compiersi?, chiedono quelli che hanno ascoltato la profezia di Gesù sulla distruzione del tempio.

Gesù risponde con le parole che abbiamo ascoltato nel vangelo di oggi: Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti….

 Il tempo degli uomini avrà certamente una fine, come ha avuto un inizio, eppure, mentre gli elementi naturali vanno incontro al loro decadimento, si fa strada in essi la venuta del Figlio dell’Uomo, fino al giorno del suo ritorno nella gloria.

Allora Egli verrà con grande potenza e gloria per rivelare a tutti l’amore di Dio e liberare dalla distruzione quanti lo attendono.

L’ultima parola sulla storia degli uomini non sarà quindi la catastrofe, ma la venuta in essa del Figlio dell’Uomo, la liberazione totale che solo Dio può portare.

Così la fine della prima creazione sarà come il parto da cui nascerà una creazione nuova.

 Il giorno del Figlio dell’Uomo verrà al’improvviso e coglierà di sorpresa tutti coloro che abitano su tutta la terra: sarà un fatto ineluttabile quanto imprevedibile.

Di qui l’invito di Gesù alla vigilanza.

Coloro che credono in Lui devono guardarsi da tutto ciò che può distoglierli dall’attesa del suo ritorno: eccessi, stordimenti, preoccupazioni mondane. Devono piuttosto vegliare, pregando in ogni momento.

 Pregare non è recitare le preghiere: è aprirsi al dialogo personale con Dio.

La preghiera continua saprà custodire la fede e la fede darà al discepolo la forza di sostenere la prova che viene da Dio.

 L’invito di Gesù vale per ogni epoca della storia e per ogni giorno della nostra vita: spetta ad ogni generazione della storia scoprire i segni della presenza di Dio in essa; spetta a ciascun uomo cogliere il momento favorevole per dare prova della propria fedeltà e accogliere la salvezza.

 

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