Lc 9, 11ss
Tornati dalla loro prima missione, gli apostoli vanno da Gesù e gli raccontano la loro esperienza. Gesù trova il tempo per ascoltarli e si ritira con loro verso Betania.
Ma quando le folle sopraggiungono sul luogo del ritiro, Gesù si mette a loro disposizione: annuncia loro il Regno di Dio e guarisce i loro malati.
La sua disponibilità è completa e non si cura delle difficoltà imposte dal tempo e dal luogo.
Nel tardo pomeriggio, i discepoli si fanno avanti e fanno valere le ragioni del buon senso: Congeda la folla, perché vada nei villaggi e nelle campagne dintorno per alloggiare e trovar cibo, poiché qui siamo in una zona deserta.
In effetti, per la maggior parte di quelle persone quello è il momento dell’unico pasto della giornata.
Contro ogni logica, Gesù risponde loro: Voi stessi date loro da mangiare.
Non solo non congeda le folle, ma intende coinvolgere i discepoli nel dare loro da mangiare.
Preso atto della propria inadeguatezza, i discepoli hanno il merito di lasciarsi coinvolgere da Gesù e di rimettersi alla sua iniziativa: gli offrono quello che hanno, dividono i presenti in gruppi e li fanno sedere.
Proprio ora essi apprendono che essere missionari non vuol dire solo eseguire degli ordini: vuol dire soprattutto entrare in sintonia col pensiero e col sentimento di Cristo.
Grazie alla docilità dei discepoli e delle folle, Gesù compie il miracolo e realizza il suo intento: prese i pani, alzò lo sguardo al cielo, benedisse il Padre, spezzò il pane, man mano lo dava loro.
Gesù nutre la folla attraverso i discepoli.
Alla fine tutti sono saziati e i pezzi avanzati sono raccolti in dodici ceste, quante sono le tribù d’Israele, quanti sono i tempi della storia umana: il pane benedetto e spezzato da Gesù può e deve essere donato a tutti e per sempre.
Quel pomeriggio Gesù ha anticipato il gesto dell’Ultima Cena e annunciato, in forma ancora velata, il dono dell’Eucaristia.
Il racconto evangelico rimane volutamente aperto sul futuro della chiesa: mentre tutti i verbi sono al passato, il verbo dava è all’imperfetto e indica che Gesù continua ancora oggi, attraverso i suoi ministri, a dare ai discepoli il Pane che sazia la fame di Dio.
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