Mt 28, 16ss

Gli Undici seguono le indicazioni del Risorto e si recano in Galilea.
Quando salgono sul monte, trovano Gesù che li aspetta: lo riconoscono e si prostrano davanti a Lui, anche se alcuni dubitano.
Gesù si avvicina per aiutarli a superare i loro dubbi e far crescere la loro fede: non è un morto tornato in vita, ma il Signore del cielo e della terra. Poi rivolge loro la parola.

Mi è stato dato ogni potere in cielo e in terra.
Il potere, che Gesù ha ricevuto dal Padre con la risurrezione, è quello di dare la vita agli uomini, di salvare dalla morte ogni singolo essere umano.

Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni.
Con l’autorità di cui è investito, Gesù comanda agli Undici di andare ovunque e di fare discepoli tutti i popoli: essi diventano così responsabili della vita di tutti gli uomini, anche se esercitano la loro missione nel nome di Gesù.
Fare discepoli tutti gli uomini vuol dire battezzare quelli che credono alla parola della predicazione e insegnare loro ad osservare tutto ciò che Gesù ha comandato.
Il Battesimo suggella la fede: esprime l’ingresso dei credenti nel Regno e li mette in relazione con il Padre, il Figlio e lo Spirito santo.
Al Battesimo deve seguire un insegnamento pratico: l’esempio e il racconto di come si vive da battezzati, cioè secondo il Vangelo che è risuonato sulla bocca e nella vita di Gesù.

Ecco io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo.
Questa promessa di Gesù evoca tante promesse che Dio aveva fatto al suo popolo in passato: fin dall’inizio il Signore è – con – il – suo – popolo, lo accompagna nelle sue migrazioni, nel cammino traverso il deserto. Anche quando Israele occupa la terra promessa e costruisce il tempio, Egli continua ad essere – con – il – suo – popolo, condivide la sua esperienza.
Secondo l’insegnamento dei profeti, il Dio di Israele non si trova quando si entra nel tempio, ma quando ci si affida a Lui, al futuro della comunione con Lui.

In seguito alla sua morte e risurrezione, Gesù è diventato in senso pieno l’Emmanuele, il Dio con noi: la sua presenza non è più circoscritta nel tempo e nello spazio, ma è diventata illimitata e permanente.
Nel tempo che rimane fino alla fine, i discepoli possono contare su questa presenza di Gesù e la
Chiesa è il luogo in cui essa è offerta a tutti e lasciata al riconoscimento di tutti.

Dopo aver dato ai discepoli tutte le istruzioni necessarie per la loro nuova missione, Gesù viene assunto in cielo: ritorna al Padre con la sua umanità e può effondere sugli uomini lo Spirito di cui è pieno.
Al di là delle apparenze, niente è più come prima: per gli uomini si è aperta una via nuova per raggiungere il Padre e l’umanità diventa tempio di Dio.

Convocata dalla Parola di Gesù e fecondata dalla grazia dello Spirito santo, la chiesa continua la missione di Gesù nel mondo: raduna gli uomini di ogni epoca con la predicazione del Vangelo, li immerge nella morte e risurrezione di Gesù col Battesimo, li ammaestra con l’esempio e la testimonianza della vita, finché il Regno non sia compiuto in tutti come si è compiuto in Lui.

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