Lectio XXIX Domenica B

Mc 10, 35ss

 Il cammino di Gesù verso Gerusalemme è contrassegnato da tre annunci della sua Passione, Morte e Risurrezione.

Dopo ogni annuncio emergono puntualmente le ambizioni mondane dei discepoli, a sottolineare la loro estraneità al Disegno di Dio.

Ogni volta Gesù coglie l’occasione per istruirli: per aiutarli a comprendere ed accettare la volontà di Dio per Lui e per loro.

 Dopo il terzo annuncio della Passione, sono Giacomo e Giovanni a rivendicare un posto di rilievo nel Regno del Messia: Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra.

Alle porte di Gerusalemme i due fratelli ritengono di far valere le loro prerogative: sono stati chiamati fin dall’inizio e, insieme con Pietro, sono stati i testimoni privilegiati della risurrezione della figlia di Giairo e della Trasfigurazione di Gesù.

 Gesù non respinge la loro domanda, ma li aiuta a confrontarsi con le sue proprie ambizioni: non va a Gerusalemme a prendere il potere, non vuole la gloria dei regni umani. Vuole piuttosto bere il calice della volontà di Dio, anche a costo di immergersi nelle sofferenze della Passione.

Se vogliono, Giacomo e Giovanni potranno condividere il calice e il Battesimo di Gesù, ma dovranno attendere il loro posto nella gloria come un dono di Dio: nella gloria infatti, ogni individuo si incontra col Padre in modo unico e personale.

 Lo sdegno suscitato negli altri dalla rivendicazione dei due fratelli offre a Gesù l’occasione di un’ulteriore istruzione: Voi sapete che coloro che sono ritenuti capi delle nazioni le dominano, e i loro grandi esercitano su di esse il potere. Fra voi però non è così; ma chi vuol essere grande tra voi si farà vostro servitore, e chi vuol essere il primo tra voi sarà il servo di tutti.

 Con queste parole Gesù pone il fondamento di una comunità che si distingue da tutte le altre società di quel tempo e di ogni tempo.

Nella comunità messianica non vige il criterio del più grande e del primo, ma quello del servo e dello schiavo; non quello del potere che schiaccia dall’alto, ma quello del potere che si dona altri dal basso.

 

Gesù mostrerà presto che il servizio di cui parla potrà arrivare fino al dono di sé, per riscattare l’altro.

Seguire Gesù vuol dire servire con Lui, accettare di perdere la vita con Lui per il riscatto di tutti.

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