Lectio VI Domenica T.O. anno C

Lc 6, 17ss

Dopo aver scelto i Dodici, Gesù scende dal monte insieme con loro e ritrova i suoi discepoli e molta gente venuta da ogni parte per ascoltarlo.

A tutti rivolge una parola nuova, capace di capovolgere la mentalità di questo mondo a partire dalla sua personale esperienza del Regno di Dio.

Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio.

Gesù dichiara beati i poveri, gli affamati e gli afflitti, non in quanto poveri, affamati e afflitti, ma in quanto, a motivo della loro povertà, della loro fame, della loro afflizione, sono nella condizione migliore per entrare nel Regno di Dio.

Dio infatti è pronto ad accogliere i poveri nel suo Regno, a saziare gli affamati con la sua verità e il suo amore, a capovolgere la situazione dolorosa in cui vivono gli afflitti.

Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v’insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell’uomo.

La quarta beatitudine è formulata al futuro e annuncia la persecuzione che i discepoli patiranno nel mondo a causa del Figlio dell’Uomo, cioè a motivo della loro fede.

La motivazione della loro beatitudine è che in quel giorno, il giorno della persecuzione, Dio prepara per loro la ricompensa più grande: l’esperienza personale del suo amore paterno.

Ma il significato delle beatitudini può essere colto appieno solo alla luce della vita di Gesù che ha portato in questo mondo una logica che è alternativa alla logica del mondo: è vissuto poveramente, della gratitudine di coloro a cui ha annunciato il Vangelo; ha pianto davanti alla tomba degli amici e davanti alla città che non ha riconosciuto la via della pace; è stato deriso, oltraggiato, condannato a motivo della sua testimonianza.

Per questo poveri, affamati, afflitti, e perseguitati sono beati anche perché solidali fin da ora con Gesù povero, affamato, afflitto, e perseguitato.

Ad ogni beatitudine corrisponde un severo ammonimento sotto forma di lamentazione: Ma guai a voi, ricchi, perché avete già la vostra consolazione.

In questo modo Gesù indica il pericolo in cui si trovano i ricchi, i sazi e i gaudenti.

I ricchi sono in pericolo perché la loro ricchezza può rinchiuderli in un atteggiamento di autosufficienza; i sazi e i gaudenti sono in pericolo perché il loro benessere può rinchiuderli in un atteggiamento di egoismo e indifferenza verso gli altri.

Alla quarta beatitudine corrisponde una quarta lamentazione: anche coloro che cercano il favore degli uomini sono in pericolo, perché non è possibile guadagnarsi la lode di tutti senza scendere a compromessi con coloro che li adulano.

La ricchezza, la sazietà, l’adulazione sono un pericolo per gli uomini, anche perché lo allontanano dall’esperienza che Gesù ha del Regno di Dio.

Write a comment:

*

Your email address will not be published.

*

© 2018-2024 Parrochia Maria SS. Assunta - Vernole
Seguici su Facebook: