Lectio IV Domenica di Quaresima

Lc 15, 1ss

  

Se il Vangelo di domenica scorsa era un accorato appello alla conversione, quello di oggi è una splendida rivelazione della misericordia di Dio, che è all’origine di ogni vera conversione.

 La relazione tra un padre e i suoi  figli è la più adatta a rappresentare simbolicamente la nostra relazione con Dio. Il pregio di questa parabola è che a raccontarla è il Figlio Unigenito, l’unico in grado di presentare l’immagine autentica di Dio (cf. Gv 1, 18).

 Quando il figlio minore rivendica i suoi diritti, il padre rispetta la sua libertà.

Quando, al fondo della sua degradazione, rientra in se stesso, prende coscienza dei suoi errori e decide di tornare, con la speranza di essere ingaggiato come salariato, il padre lo tratta in ben altro modo.

Lo vede da lontano: dimostra che non ha smesso di amarlo.

È colpito alle viscere: come una mamma quando vede il figlio in difficoltà.

Si mette a correre: come un ragazzo.

Si getta al collo del figlio: impedendogli di umiliarsi davanti a lui.

Lo bacia: in segno di perdono e di comunione, rendendo inutile la sua confessione.

Rivolto ai servi, chiede la prima veste, l’anello e i sandali, segno della reintegrazione del giovane nella relazione filiale e nella conseguente autorità.

Infine ordina un banchetto di festa a sigillo della ritrovata unità familiare.

 Quando il figlio maggiore torna dal lavoro e, informato della festa, non vuole entrare a casa, il padre gli va incontro e lo supplica con insistenza.

Quando il figlio maggiore lo rimprovera e gli manca di rispetto, il padre si mostra comprensivo verso i suoi sentimenti, gli ricorda che, come erede legittimo, ha già in mano la proprietà, lo invita a riconoscere il minore come suo fratello.

 La parabola si conclude, ad arte, tacendo sulla reazione del figlio minore e su quella del figlio maggiore. In primo piano rimane il mistero dell’amore del padre, che il peccatore non aveva previsto e che il giusto non riusciva a spiegarsi.

Solo la misericordia di Dio può suscitare nel cuore del nostro peccato un mistero di risurrezione, di guarigione, di gioia.

Solo la gioia offerta dal Padre al figlio perduto può suscitare un nuovo atteggiamento di vita verso di lui.

Write a comment:

*

Your email address will not be published.

*

© 2018-2025 Parrochia Maria SS. Assunta - Vernole
Seguici su Facebook: