Lc 1, 39ss
Dopo aver accolto la chiamata di Dio, Maria corre da Elisabetta, per condividere con lei ciò che il Signore le ha confidato nell’intimità. Il saluto che rivolge alla parente non è solo un augurio di pace: è la Pace stessa che il Signore ha promesso al suo popolo.
Nella persona di Maria, il Verbo eterno comunica lo Spirito santo a tutti quelli che incontra: a Giovanni, che riconosce la presenza del Verbo incarnato e sussulta nel grembo della madre; ad Elisabetta, che riconosce il senso di ciò che accade e dice: Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?.
Questa domanda richiama alla mente quella che Davide si era fatta prima di decidere dove collocare l’arca dell’antica alleanza: Come potrà venire da me l’arca del Signore? (2 Sam 6, 9).
Alla luce di questo episodio dell’AT, che pare aver ispirato l’evangelista nel ricostruire l’incontro tra le due madri, Maria appare come l’arca della nuova alleanza: Colei che porta nel grembo la presenza del Signore in mezzo al suo popolo.
E beata colei che ha creduto nell’adempimento delle parole del Signore.
Elisabetta è la prima di una lunga serie di generazioni che proclameranno Maria beata per la sua fede: credendo nell’adempimento della Parola del Signore, ella ha consentito al Signore di realizzare il suo disegno di salvezza a favore di tutti gli uomini.
Nelle parole ispirate di Elisabetta Maria trova conferma di ciò che l’angelo le aveva annunciato e riconosce ciò che è diventata per la sua fede: lo Spirito santo è sceso davvero su di lei; la Potenza dell’Altissimo l’ha davvero coperta con la sua ombra; ella ha davvero concepito il Signore nel suo grembo verginale.
All’invito dell’angelo a rallegrarsi Maria non aveva risposto subito con gioia, bensì con turbamento e riflessione. Ma ora che lo Spirito santo le ha rivelato la sua maternità, scopre la gioia a cui è chiamata e dice: L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.
Maria ringrazia il Signore anzitutto per ciò che ha compiuto in lei, poi perché il favore che ha dimostrato verso di lei si estende a tutti gli umili della terra.
Dio agisce proprio così: rivela la sua misericordia verso tutti, colmando di grazia in modo singolare ed unico la Madre del loro Redentore.
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