
Gv 2, 1ss
Così Gesù diede inizio ai suoi miracoli in Cana di Galilea, manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.
È lo stesso evangelista che ci rivela il significato del segno compiuto da Gesù: è il primo dei segni raccontati nel quarto vangelo, l’inizio della rivelazione della gloria di Gesù.
Nel racconto risalta anzitutto il dialogo tra Gesù e la madre.
Non hanno vino, dice Maria a Gesù, richiamando la sua attenzione su una situazione di disagio.
Che c’è tra me e te, donna?, le risponde Gesù, chiamandosi fuori dai vincoli di parentela che li uniscono: per nessun motivo Egli vuole sottrarsi al disegno della volontà di Dio.
Segue la conversazione tra Maria e i servitori del banchetto: Fate quello che vi dirà. Sono le uniche parole di Maria in tutto il Vangelo e proprio per questo rappresentano il suo testamento spirituale.
Nel comando rivolto ai servi Maria esprime non solo la sua docilità nei confronti del Figlio, ma anche l’intenzione di coinvolgere i servi nella sua disponibilità: è questa disponibilità che prepara la via al miracolo.
Segue la conversazione tra Gesù e gli stessi servi.
Gesù apprezza la docilità di Maria e mette alla prova la disponibilità dei servi: Riempite d’acqua le giare; Ora attingete e portatene al maestro di tavola. Non è affatto scontato obbedire a quest’ultimo comando.
Messi a dura prova da Gesù, i servi gli obbediscono e, grazie alla loro obbedienza, si compie il miracolo.
L’ultima parola del brano evangelico è l’elogio che il maestro di tavola rivolge allo sposo, ignaro dell’accaduto: Tutti servono da principio il vino buono e, quando sono un po’ brilli, quello meno buono; tu invece hai conservato fino ad ora il vino buono.
Ma è evidente che l’elogio vale per Colui che ha procurato il vino buono in modo prodigioso.
Nonostante la discrezione con cui Gesù opera, i discepoli vedono la sua gloria e credono in Lui. Essi vedono in che modo si è rivelato: sostituendo l’acqua lustrale con una sovrabbondanza di vino squisito, simbolo dei tempi messianici; attirandosi l’elogio rivolto allo sposo.
Anche Maria vede la gloria del Figlio e progredisce nella fede. Ella accetta di non avere alcuna parte nel ministero di Gesù e si rimette completamente ala sua iniziativa.
Ma quando giungerà l’ora di Gesù, l’ora della sua glorificazione, ella apparirà ai piedi della Croce come quella donna annunciata dal libro della Genesi che, insidiata dal serpente, ne avrebbe schiacciato la testa.
Dal Figlio crocifisso riceverà infatti la chiamata a diventare madre dei suoi discepoli e a custodirli nella lotta contro il male.
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