Lectio Corpus Domini C

Lc 9, 11ss

La moltiplicazione dei pani è il miracolo più narrato nei quattro Vangeli. All’origine delle varie tradizioni del racconto c’è sicuramente un fatto straordinario che ha provocato l’entusiasmo dei presenti: con pochi pani Gesù nutre una grande folla e ripete, così, il miracolo della manna, atteso per i tempi messianici.

Il miracolo di Gesù ha acquistato il suo pieno significato alla luce della Pasqua, come annuncio dell’Eucaristia e figura del banchetto escatologico.

 Di ritorno dalla loro prima missione, i Dodici raccontano a Gesù la loro esperienza e si ritira con loro verso Betsaida. Ma le folle lo seguono fin lì ed Egli le accoglie per tutto il giorno: Gesù concilia l’accoglienza dei suoi missionari e quella delle folle e si rivela a tutti come il Salvatore che annuncia il Regno di Dio e guarisce quanti hanno bisogno di cure.

 Verso la fine del giorno, al  momento del pasto serale, i discepoli vogliono congedare la folla, perché si ristori, ma Gesù mette alla prova il loro buon senso: Date loro voi stessi da mangiare!.

Il comando di Gesù ricorda quello che Eliseo aveva dato al suo servo di sfamare cento persone con venti pani e mostra una straordinaria padronanza della situazione: per lui la cosa giusta da fare non è congedare la folla, ma nutrirla.

I discepoli si rimettono all’iniziativa di Gesù ed eseguono le sue disposizioni.

 La descrizione del miracolo risente evidentemente della prassi eucaristica delle prime comunità: Gesù prende i cinque pani e i due pesci; alza gli occhi verso il cielo, mettendosi in piena sintonia col Padre; li benedice, invocando su di essi la forza di Dio; li spezzò, per condividerli con i cinquemila; man mano li dava ai suoi discepoli.

Tutti i verbi sono al passato remoto, mentre l’ultimo è all’imperfetto, quasi a indicare che l’azione del dare, cominciata col miracolo, si affaccia sul presente della chiesa, per le mani dei discepoli che continuano a distribuire agli uomini il pane della vita.

 Tutti mangiarono e furono sazi.

La sazietà e l’abbondanza sono il segno dei tempi messianici: Gesù porta a compimento la promessa di Dio di saziare la fame dei suoi poveri (cf. Sal 132).

 Quanto avanza viene raccolto: non si tratta di rimasugli, ma del pane spezzato dal Signore, che deve essere conservato e distribuito fino ad oggi.

Ne avanzano dodici ceste, una per apostolo, una per ogni tempo: da donare a quanti hanno fame, per sempre.

Write a comment:

*

Your email address will not be published.

*

© 2018-2025 Parrochia Maria SS. Assunta - Vernole
Seguici su Facebook: