lectio battesimo del signore

Mt 3, 13ss

 

Dopo la comparsa di Giovanni il Battista, il Vangelo descrive l’avvento di Gesù: Allora Gesù dalla Galilea andò al Giordano, per farsi battezzare da lui.

Gesù entra in scena proprio là dove la presenza dello Spirito è più attiva e l’attesa di Dio più viva.

Il suo primo passo è andare da Giovanni a chiedere il Battesimo, unito ai penitenti, partecipe della loro fede e speranza.

 Nel dialogo col Battista emerge il vero motivo della iniziativa di Gesù.

Giovanni cercava di impedirglielo, dicendo: Io devo essere battezzato da te e tu vieni da me.

Gesù lo invita a sottomettersi, con Lui, alla volontà del Padre: Lascia fare per ora, perché conviene che così adempiamo ogni giustizia.

Rientra nella volontà di Dio che Giovanni e Gesù eseguano il rito del Battesimo nella forma che conviene alla loro rispettiva missione: Giovanni con acqua, Gesù con lo Spirito santo.

Anche se quello di Giovanni è un battesimo per la conversione, Gesù lo riconosce come una pratica voluta da Dio e come una preparazione alla sua stessa missione.

 Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua ed ecco si aprirono i cieli.

Per molto tempo Dio aveva smesso di inviare profeti a Israele e sembrava aver interrotto il dialogo col suo popolo.

Al momento del battesimo di Gesù, i cieli si aprono, lo Spirito di Dio scende su Gesù e riattiva la comunicazione tra Dio e l’umanità.

Gesù vede scendere su di sé lo Spirito al modo di una colomba: lo Spirito del Signore che non poté più convivere con l’umanità che lo respingeva, ora, invece, scende sull’umanità di Gesù e per sempre.

 Ed ecco una voce dal cielo: Questo è il Figlio mio prediletto nel quale mi sono compiaciuto.

Nella voce del Padre risuona in anticipo la professione di fede della comunità cristiana che riferisce a Gesù tre voci dell’Antico testamento: Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato (Sal 2); Ecco il mio servo che io sostengo, il mio eletto in cui i compiaccio (Is 42); Prendi il tuo figlio, l’amato (Gn 22).

Il Padre indica Gesù come il discendente di Davide da Lui promesso, come il vero Servo del Signore, annunciato dai profeti, anzi, come il Figlio amato, l’Unigenito che il Padre non ha risparmiato, ma ha dato per tutti noi (cf. Rom 8).

 Al momento del suo battesimo, Gesù prende più coscienza della sua vocazione: in Lui i cieli si congiungono con la terra e il Regno di Dio si fa vicino agli uomini.

Da quel momento lo Spirito santo si rende visibile nella sua umanità e la voce del Padre comincia a risuonare nella sua vita, nelle sue parole e nelle sue opere.

 In ogni battesimo la comunità cristiana riscopre il Dono che la impegna davanti al Padre e al seguito di Cristo.

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